Leggi qualche poesia

venerdì 7 agosto 2015

Immagini, nostalgia, quiete


Ritengo che prima di giudicare qualcosa si debba in qualche modo evidenziare il metro di giudizio con cui la si giudica. Quando leggo una poesia la giudico per l’emozione o lo stimolo intellettuale che mi suscita e che nel tempo mi rimane. La poesia lirica è quella che amo di più; molti si cimentano, ma non sempre la trasmissione delle emozioni, anche se intense, degli autori resta nel lettore. Ho aspettato un po’ di tempo per giudicare la raccolta di poesie di Angelo Fonte, proprio per verificare quanto di esse mi era rimasto, dopo un primo momento di grande piacevolezza della loro lettura. Senza sorpresa sento ancora quelle iniziali suggestioni che molte delle poesie mi hanno lasciato. I versi scorrono semplici, godibili, senza affettazione, senza intellettualismi che costringerebbero il lettore ad interrompere il piacevole trasporto, per tentare di capire cosa l’autore intendesse dire. La poesia di Fonte ti dà un senso di quiete, di riposo; è carica di sentimenti ed immagini, talvolta con una vena di nostalgia, che alimentano nel lettore il desiderio di partecipare a tali affetti. La natura, i luoghi, le persone e l’acqua in particolare, rappresentano la concretezza dei componimenti; le esperienze ed i ricordi, venati di nostalgica positività, conferiscono quel lirismo semplice, pacato, quieto e robusto.

Come tutte le persone concrete, dotate anche di una profonda sensibilità, Angelo Fonte sperimenta continuamente la realtà di ciò che è e quello che si vorrebbe che sia; senza cadere nella depressione d’animo, ma anzi trovando nella contraddizione e nel deficit, elementi per sperare, ma soprattutto per continuare ad operare perché qualcosa di migliore accada. Proprio per questo la sua comunicazione è chiara, immediata, rassicurante e positiva: queste sono le emozioni che Il Percorso del vento mi ha comunicato.

Stefano Temperini

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